Strutture
L'istituzione Veneziana Servizi sociali alla Persona dispone di diverse comunità alloggio per anziani autosufficienti:
JEDO BERTELLI
La struttura si trova nel Centro Storico veneziano nel sestiere di Dorsoduro al civico 1637/A ed è in grado di ospitare tre persone (uomini e donne). La casa si estende al piano terra e gode di una magnifico giardino. Ogni anziano ha a disposizione un stanza con bagno mentre la cucina è ad uso comune.
Cenni storici: La casa è di recente creazione, realizzata per volontà del Consiglio di Amministrazione che ha destinato l'appartamento in Dorsoduro 1637/A a struttura per anziani. Dopo un radicale intervento di restauro e risanamento conservativo, finanziato con i fondi di legge speciale, la struttura è stata inaugurata nei primi anni '90, e denominata "Jedo Bertelli", in memoria del primo presidente dell'IPAB ex ECA.
GIOVANNI CONTARINI
La struttura si trova in Fondamenta Maschio 22 - Murano ed è in grado di ospitare solo donne per volontà del benefattore. La casa si estende dal piano terra al primo piano: ogni piano è composto di tre stanze, con bagno e una cucina comune.
Cenni storici: L'ospizio Contarini, con annessa chiesetta, fu fondato nel 1210 dal nobile Giovanni Contarini, patrizio veneto, con lo scopo di dare ricovero a nove povere vedove, senza figli o anche nubili ma di età non giovanile. Dispose, inoltre, che l'ospizio fosse in perpetuo diretto ed amministrato dalla propria famiglia. Nel 1840 a rogito del notaio dr. Giulio Bisacco di Venezia, la contessa Isabella Contarini in Revedin, proprietaria ed amministratrice dell'ospizio, lo cedeva in perpetuo alla Congregazione di Carità di Murano, assieme ad una attigua proprietà con orto. Nel 1847 veniva elaborato un progetto per la ristrutturazione dell'ospizio a cura dell'ing. Giobatta Benvenuti. La chiesetta venne demolita per ampliare l'ospizio. Le onerose spese di riatto, terminato nel 1853, vennero sostenute con un prestito della Fondazione Giustinian. Con Decreto Reale 14 febbraio 1870, ai sensi della legge 3 agosto 1862 sulle opere pie, veniva affidata l'amministrazione dell'ospizio Contarini alla Congregazione di Carità di Murano. Nel 1923 venne decretata l'aggregazione del Comune di Murano a quello di Venezia e, conseguentemente, nel 1924, la Congregazione di Carità di Venezia ha preso in consegna la Congregazione di Carità di Murano. L'ospizio ha la sua sede nello stabile in Murano, fondamenta Antonio Maschio 22. L'immobile, dopo alcuni anni di abbandono per le precarie condizioni manutentive ed igieniche, è stato ristrutturato nel 1977.
GIUSEPPINA MUSLOVIZH
La struttura si trova nel Centro Storico veneziano nel sestiere di Dorsoduro al civico 1531 ed è in grado di ospitare quattro persone (uomini e donne). La casa si estende dal piano terra al 2º piano e gode di una corte, con possibilità di accesso al giardino di pertinenza della casa alloggio confinante al civico 1637. Ogni anziano/a ha a disposizione un stanza con bagno mentre la cucina è ad uso comune.
Cenni storici: La casa è di recente creazione, realizzata per volontà del Consiglio di Amministrazione che ha destinato l'appartamento, lasciato dalla benefattrice Giuseppina Muslovizh, a struttura per anziani. La comunità, per memoria, porta il nome della donatrice. Dopo un radicale intervento di restauro e risanamento conservativo, finanziato con i fondi di legge speciale, la struttura è stata inaugurata nei primi anni '90.
SANT'ANDREA
La struttura si trova nell'isola di Murano in Calle Conterie 27, si estende dal piano terra al primo piano ed ogni piano è composto di sei stanze con bagno ed una cucina comune. Complessivamente ospita 12 anziani/e. Ogni anziano/a ha a disposizione una stanza con bagno mentre le cucine sono ad uso comune. La casa ha anche un ampio cortile. Ogni ospite corrisponde un contributo mensile proporzionale al reddito in godimento mentre tutte le spese di gestione (luce, acqua, gas, televisione, telefono) sono a carico dell'Istituzione. La casa dispone di un ampio cortile.
Cenni storici: L'ospizio San Donato (o Sant'Andrea o del vescovado) trae la sua origine dal testamento del 1° giugno 1337 di Francesco Teldi. Doveva accogliere dodici vecchi poveri muranesi, ed era retto dallo Statuto approvato con Decreto Reale del 1 dicembre 1870. L'ospizio San Donato faceva parte degli Antichi Ospizi di Murano i quali, caduto il governo veneto, passarono in amministrazione dapprima alla Casa di Ricovero di Venezia, poi all'amministrazione dei Pii Istituti Riuniti. Con atto in data 28 settembre 1870, iscritto al n. di repertorio notarile 15388 a rogito del notaio dr. Giulio Biacco di Venezia, si perveniva alla formale consegna degli ospizi alla Congregazione di Carità di Murano. Nel 1937 l'ospizio San Donato, sito in Piazza Vittorio Emanuele n. 4, Murano, venne ceduto alla Società Veneziana per l'Industria delle Conterie in cambio di altro fabbricato, di recente costruzione, sempre in Murano, Ramo Conterie 5 - 6 offerto dalla stessa società; da questa permuta deriva la denominazione di "ospizio Conterie".
ANGELO PIARIN
La struttura si trova nell'isola di Murano in fondamenta Colleoni 4 e 5 ed è in grado di ospitare sette donne, per volontà del benefattore. La casa si estende dal piano terra, che ospita tre stanze, al primo piano, dove vi sono quattro stanze. Attualmente è in fase di riattivazione con lavori di manutenzione.
Cenni storici: L'ospizio Piarin trae origine dal testamento di Anzolo Piarin in data 13 ottobre 1340 il quale dispose che le sue proprietà fossero destinate ai poveri di Murano e Burano ed amministrate dalla Fabbriceria Parrocchiale di San Pietro Martire. In particolare l'ospizio doveva essere destinato a donne sole, nubili o vedove, in condizione di povertà. Nel 1893, con regio decreto in data 26 gennaio, l'ospizio fu concentrato nella Congregazione di Carità di Murano. Nel 1923 venne decretata l'aggregazione del Comune di Murano a quello di Venezia e, conseguentemente, nel 1924, la Congregazione di Carità di Venezia prese in consegna la Congregazione di Carità di Murano. L'edificio è totalmente restaurato e risanato ed ospita sette anziane ognuna delle quali utilizza una camera con angolo cottura, i bagni condivisi e un ampio spazio comune.